Il cambio di stagione porta con sé, in molti casi, il “mal di primavera”. Spossatezza, stanchezza, irritabilità, collegate soprattutto al cambio delle ore di luce che ha un impatto importate sui nostri ritmi ormonali.
Possiamo con le nostre abitudini alimentari sostenere il corpo in questo passaggio che ogni anno ciclicamente si ripete?
La risposta è: si. Ci sono infatti dei cibi che possono contrastare i sintomi del cambio di stagione con ottimi risultati.
Le caratteristiche che devono avere gli alimenti nella “dieta cambio stagione” sono essenzialmente 3:
- La presenza di Triptofano, un amminoacido molto importante e precursore della serotonina, che troviamo principalmente nei legumi, nelle uova, nei semi oleosi, nel cioccolato, nei cereali e in ortaggi e verdure. La serotonina è un neurotrasmettitore prodotto nel nostro corpo sia dai neuroni serotoninergici del sistema nervoso centrale, che da delle cellule specializzate del nostro intestino, e viene comunemente chiamato “ormone della felicità”. Le sue funzioni sono essenziali nella modulazione dei ritmi corporei, infatti una di queste è proprio la regolazione del sonno.La dieta, quindi, può influenzare molto la quantità di serotonina circolante, ma anche l’esposizione al sole e lo sport sono grandi stimolatori di “felicità”.Ecco che arricchire il nostro stile di vita con dei pasti ricchi in triptofano e delle passeggiate all’aperto può senza dubbio sostenere il corpo nel cambio stagione. È possibile, inoltre, l’utilizzo di integratori di triptofano, soprattutto nei casi in cui la sindrome da cambio stagione si presenti con sintomi importanti come insonnia o stati depressivi.
- Da sempre il magnesio è conosciuto per le sue proprietà toniche. L’importanza di questo elemento la si nota dai numeri: sono infatti 300 gli enzimi costituiti da Magnesio e nelle sue svariate funzioni interagisce anche con molecole fondamentali come l’ATP, il DNA, e l’RNA. La fonte alimentare di magnesio per antonomasia è senza dubbio la crusca, quindi favorire soprattutto in questo periodo i cibi integrali si è visto essere una stratega vincente. Altri cibi ad alto contenuto di magnesio sono: cioccolato fondente, mandorle e anacardi, nocciole, pistacchi e cacao.
- E come dimenticare le vitamine? Inutile dire che sono tutte molto importanti e che la dieta è in molti casi l’unica fonte di vitamine essenziali, ma sono in particolare 2 quelle coinvolte nel miglioramento dei sintomi del “male di primavera”: la vitamina C e le vitamine del gruppo B. I benefici della vitamina C e gli alimenti che la contengono sono ormai noti. Il suo forte potere antiossidante la rende una vera e propria vitamina della longevità, dal potere fortemente detossificante. Sappiamo che ne sono ricchi quasi tutta la frutta e verdura, in particolar modo gli agrumi, ma anche i kiwi, il peperone, i ribes nero e il melone. Le vitamine del gruppo B svolgono molteplici funzioni differenti tra loro ma tutte essenziali per il nostro sostentamento. Il loro apporto con la dieta dovrebbe essere costantemente adeguato per mantenere le funzionalità del corpo stesso. È talmente importante l’equilibrio di questa classe di vitamine che un loro eccesso o una loro carenza possono essere dannose per il corpo. Gli alimenti che ne sono ricchi sono diversi, proprio perché le vitamine di questo gruppo sono 7 (B1, B2, PP, B5, B6, H, Acido Folico, B12), ma essenzialmente fonti comuni sono: cereali integrali, uova, carne, pesce, germe di grano, spinaci, asparagi, latte, frutta secca.
Se vogliamo aiutare il corpo nel cambio di stagione questi 3 elementi non possono quindi mancare nelle nostre tavole, perché ricchi di tutte le caratteristiche essenziali descritte.
C’è anche da dire che la natura è molto perspicace ed intelligente, e come sempre ci dona i rimedi giusti al momento giusto.
Il detto infatti “ogni frutto ha la sua stagione” ci dice una grande verità: mangiando stagionalmente non si sbaglia mai, perché nella stagionalità sta il benessere e l’equilibrio.
La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin